A Mantova viveva una cantante di teatro, che aveva avuto il suo quarto d'ora di celebrità, ma adesso era caduta nella più squallida miseria.
Vincendo la vergogna del suo suo stato sociale ed anche quella della sua vita, una mattina si fece annunciare al Vescovo.
Mons. Sarto, che la ricordava, l'accoglie con il più dignitoso rispetto e, con volto pieno di compassione, ascolta la storia delle sue miserie. Poi mettendole delicatamente in mano del denaro, con un gesto da togliere alla poveretta ogni senso di umiliazione: "Il vostro caso mi stringe il cuore", disse, "prendete ... però, vi prego di una cosa: tacete!".
Vi fu qualcuno che, vedendo l'infelice uscite dalla stanza del Vescovo, s'arrischiò a dire che non doveva essere ricevuta, che non meritava tanta bontà.
Mons. Sarto rispose: "Quanto quella poveretta ha avuto, non lo ha avuto da me, ma dal Signore!".
Fonte: Ignis Ardens febbraio 1956Agente pagatore per il Signore