Dalle memorie del Card. Rafael Merry del Val:
«Tra i molti esempi posso ricordare che una mattina il Santo Padre stava per ricever in udienza una persona che aveva gravemente mancato ai propri sacri doveri.
Era un caso ben triste e l'intervento personale del Papa si era reso necessario poiché il colpevole aveva gettato ogni ritegno e sembrava poco disposto a pentirsi od a ricevere correzioni.
Io trovai il Santo Padre molto mesto e stanco.
Mi confidò di avere passato una notte insonne, pensando all'incontro dell'indomani ed alla necessità di parlare con la massima severità.
Egli era risoluto di fare così - soggiunse - ma gli costava molto, perché, comprendeva bene che sarebbe stato un grave colpo per l'infelice colpevole.
"Dica un'Ave Maria per me, Eminenza - mi disse - affinché il Signore benedica questa udienza e quel poveretto non si ribelli e non mi costringa ad andare più avanti".
Poche ore dopo il Santo Padre era raggiante di gioia.
"Sa, tutto è andato bene - così mi assicurava con un sorriso - il povero uomo finì per riconoscere la verità di quello che io dicevo. Io non l'ho risparmiato, ma egli si è sottomesso ed ora dobbiamo fare quanto è possibile per aiutarlo"».