Non solo da Canonico, ma anche da Vescovo, Mons. Sarto amava vestire semplicemente da prete, a meno che doveri liturgici o convenienze sociali non lo costringessero ad usare le insegne vescovili. Un giorno il salesiano don Ferrari lo trovò appunto in episcopio di Mantova, senza croce pettorale, senza anello, senza calottina.
"Eccellenza", osò esclamare il Ferrari, "non si direbbe che è Vescovo". "Perché?" chiese il Sarto.
"Oh, le insegne ... la croce ... l'anello ..." "La croce, caro eccola, è qui", rispose Mons. Vescovo accennando e toccandosi il cuore, con un profondo sospiro. "L'anello ... eccolo ..." e lo scovò fuori da un mucchio di carte. libri, documenti, dove pure la preziosa croce pettorale trovavasi nascosta.
(Ignis Ardens, aprile 1955)