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Quando Pio X vide il futuro: la Pascendi e le Psyop moderne

Copertina Pascendi

Quando Papa Pio X scrisse la Pascendi Dominici Gregis nel 1907, non stava descrivendo una moda teologica passeggera. Stava diagnosticando un agente patogeno spirituale. Sapeva cosa stava sorgendo all’interno della Chiesa di Cristo – lo era da decenni, anzi da oltre un secolo a partire dai Rothschild – e il suo pontificato fece tutto il possibile per schiacciare quella che chiamava “la sintesi di tutte le eresie”. Questa non era una novità per Pio X. Gregorio XVI l’aveva combattuta. Pio IX l'aveva combattuta. Leone XIII l'aveva combattuta – e ne aveva perfino incorporato la consapevolezza nella versione lunga della preghiera a San Michele:

Mentre il calendario del 1969 riuniva tutti gli arcangeli in un unico giorno festivo, il calendario tradizionale metteva in risalto i doveri unici di ciascuno celebrandoli in giorni diversi. Gabriele è il 24 marzo, il giorno prima dell'Annunciazione a Maria. Raffaele è il 24 ottobre. E Michele è il 29 settembre. Una volta celebravamo qualcosa chiamato Festa di San Michele, considerato il ringraziamento cattolico, ma anche quello è andato perduto. Continuo a dire ai cattolici – e continuo a studiarlo – che c’è tutto un mondo che non ci è mai stato insegnato. E va ben oltre l’amnesia storica o l’innocente buco della memoria.

Questa è la lunga preghiera di San Michele scritta da Papa Leone XIII nel 1886. Vi siete mai imbattuti nei versi specifici "Nello stesso Luogo Santo, dove la Sede del Santo Pietro e la Cattedra della Verità sono state erette come luce del mondo, hanno innalzato il trono della loro abominevole empietà, con l'iniquo disegno che, colpito il Pastore, le pecore siano disperse"?

Continuo a cercare di dire alla gente, e ai miei ex studenti, che c'è stata un'infiltrazione nella Chiesa che va oltre solo qualche cattivo pastore qua e là. Dai miei studi mi sembra che i papi non avessero il potere che tendiamo a pensare che avessero, soprattutto da quando abbiamo vissuto nell’era dei media negli ultimi 70 anni e da come il papa è stato così in primo piano e al centro della Chiesa. Non è sempre stato così e, da quello che ho visto, non dovrebbe essere così. Questa frase di Leone – “hanno innalzato” – affermando che è già successo, rivela ulteriormente questa infiltrazione.

Per me questa è un’informazione che può favorire la nostra comprensione delle parole di Gesù: “Le porte dell’Inferno non prevarranno contro di esso”, per non parlare delle parole della Madonna a La Salette pochi decenni prima della preghiera di Leone quando disse in lacrime: “Roma perderà la fede”.


Nonostante alcune critiche sparse al livello di coraggio di questi papi, Pio X stava seguendo le orme dei suoi predecessori, ma apparentemente in misura più allarmante. O forse era semplicemente più allarmante a causa della distruzione del 20° e 21° secolo che sarebbe seguita alla sua morte. La Pascendi si apre così:

L'officio divinamente commessoCi di pascere il gregge del Signore ha, fra i primi doveri imposti da Cristo, quello di custodire con ogni vigilanza il deposito della fede trasmessa ai santi, ripudiando le profane novità di parole e le opposizioni di una scienza di falso nome. La quale provvidenza del Supremo Pastore non vi fu tempo che non fosse necessaria alla Chiesa cattolica: stanteché per opera del nemico dell'uman genere, mai non mancarono "uomini di perverso parlare (Act. XX, 30), cianciatori di vanità e seduttori (Tit. I, 10), erranti e consiglieri agli altri di errore (II Tim. III, 13)". Pur nondimeno gli è da confessare che in questi ultimi tempi, è cresciuto oltre misura il numero dei nemici della croce di Cristo; che, con arti affatto nuove e piene di astuzia, si affaticano di render vana la virtù avvivatrice della Chiesa e scrollare dai fondamenti, se venga lor fatto, lo stesso regno di Gesù Cristo.


Questo tipo di linguaggio diretto, inequivocabile e impenitente è assente nelle encicliche moderne, risalenti agli anni ’60. L’incarico di “custodire con ogni vigilanza il deposito della fede trasmessa ai santi” è stato sostituito da una fissazione sugli itinerari di viaggio e sulle miglia aeree, da opinioni fuorvianti sulla politica e sulla vita personale delle persone – da uno stile pastorale che ha quasi completamente abolito il modo in cui il cristianesimo apostolico è stato insegnato e tramandato per due millenni.

La politica ha sempre fatto parte del papato, certo. Ma non a questo livello, e non quando mette in pericolo le anime di miliardi di persone. Il mio lavoro, sebbene spesso letto da protestanti – soprattutto ex studenti e colleghi – è scritto più direttamente per i colleghi cattolici che non hanno idea che i papi di un passato non così lontano insegnassero cose ora direttamente contraddette da quelli recenti. Questa contraddizione non può più essere ignorata. La verità dipende dalla vigilanza – e oserei dire dal coraggio dei martiri, dato ciò che è probabile all’orizzonte con la sorveglianza e qualcosa chiamato Leggi Noachite.

Pio X vide in quale caverna di Platone abitiamo ora: una falsa Chiesa e un falso mondo che ci vengono dettati con ombre sul muro.

Amati cattolici! Non vediamo che questa religione a cui assistiamo ogni giorno è una delle due cose? O si tratta di una deturpazione della Sposa proprio come il volto di Cristo fu sfigurato nella sua stessa Passione, oppure è la fine dei tempi profetizzata contro la Chiesa – predetta sia dalla Scrittura che dai santi, forse più recentemente da Padre Pio e dal Vescovo Fulton Sheen, ma certamente allusa in luoghi come Fatima e La Salette. Forse anche l’apparizione in Ecuador nel 1600 può far luce. È una di quelle due.

Gesù non ha detto che il servo dovrà subire la stessa condanna del Padrone? Le “novità” e le “arti completamente nuove” di cui parlava Pio X non erano algoritmi o testi di intelligenza artificiale, ma certamente lo spirito dietro di essi: la traduzione tecnologica della solita vecchia ribellione. Il genio del Modernismo è sempre stato il camuffamento: maschera l’incredulità con le vesti della fede, riconfezionando l’eterno come qualcosa di “in evoluzione”, l’immutabile come qualcosa di “inclusivo” e il soprannaturale come qualcosa di “psicologico”. Pio X svelò così l’architettura nascosta del nemico, un inganno che si sarebbe rivelato nel corso del secolo successivo con terrificante precisione:

Ed a rompere senza più gl'indugi Ci spinge anzitutto il fatto, che i fautori dell'errore già non sono ormai da ricercarsi fra i nemici dichiarati; ma, ciò che dà somma pena e timore, si celano nel seno stesso della Chiesa, tanto più perniciosi quanto meno sono in vista. Alludiamo, o Venerabili Fratelli, a molti del laicato cattolico e, ciò ch'è più deplorevole, a non pochi dello stesso ceto sacerdotale, i quali, sotto finta di amore per la Chiesa, scevri d'ogni solido presidio di filosofico e teologico sapere, tutti anzi penetrati delle velenose dottrine dei nemici della Chiesa, si dànno, senza ritegno di sorta, per riformatori della Chiesa medesima; e, fatta audacemente schiera, si gittano su quanto vi ha di più santo nell'opera di Cristo, non risparmiando la persona stessa del Redentore divino, che, con ardimento sacrilego, rimpiccioliscono fino alla condizione di un puro e semplice uomo.


Non è questo ciò che abbiamo fatto a Gesù Cristo oggi? È davvero il Re che proclamiamo essere? Dov'è il regno se è così? Dov'è la gerarchia? Dov'è la maestà e la riverenza? Il cristianesimo oggi vive nel meme, nella bobina curata, nella “Chiesa” digitale che scambia i sacramenti con le sensazioni. Vive nell’algoritmo che decide ciò che è importante non in base alla verità ma in base al coinvolgimento. Vive nel nazionalismo cristiano stimolato da psyop (psychological operations = guerre psicologiche) come l’11 settembre e dal populismo gestito post-tragedia di Charlie Kirk.

E la parola “risveglio”… sembra così buona, vero? Quanto tempo pensiamo durerà questo “risveglio”? Su quale Gesù Cristo si basa questo “risveglio”, tra le 50.000 denominazioni là fuori? O è effettivamente basato su Charlie Kirk? Per favore, prova a vedere attraverso la nebbia. Per favore prova a vedere la confusione curata.

Il modernismo è sempre stato invasione. Il modernismo ha sempre creato confusione. Ci provarono Pio X e i suoi predecessori. Pio XI e Pio XII, almeno in superficie, perché anche con loro ci sono polemiche, ci hanno provato. Ma il XX secolo e tutta la sua miriade di inganni avrebbero avuto la meglio. Non abbiamo ascoltato gli avvertimenti di Fatima, quelli che invitavano alla preghiera e alla penitenza. Siamo andati per la nostra strada, abbiamo fatto le nostre cose. Abbiamo ceduto alle distrazioni, al pane e ai circhi, e io sono colpevole come chiunque altro.

Ora siamo all’indomani di quell’annientamento. Non è comico pensare che un “risveglio” post-Charlie Kirk ci salverà? Dio Onnipotente non deve essere deriso, come tutti i lettori della Bibbia dovrebbero capire. E molto probabilmente, solo un castigo divino non dissimile da quelli riscontrati ai tempi dell’Antico Testamento ci sveglierà da quali diavoli e inganni abbiamo invitato nelle nostre case per tutto questo tempo. Dio ci ha avvertito fin dall’inizio, Pio X vide molto chiaramente l’inversione, la scimmiottatura del bene e del male, lo scambio dei semi della Genesi:

Per verità non si allontana dal vero chi li ritenga fra i nemici della Chiesa i più dannosi. Imperocché, come già abbiam detto, i lor consigli di distruzione non li agitano costoro al di fuori della Chiesa, ma dentro di essa; ond'è che il pericolo si appiatta quasi nelle vene stesse e nelle viscere di lei, con rovina tanto più certa, quanto essi la conoscono più addentro. Di più, non pongono già la scure ai rami od ai germogli; ma alla radice medesima, cioè alla fede ed alle fibre di lei più profonde. Intaccata poi questa radice della immortalità, continuano a far correre il veleno per tutto l'albero in guisa, che niuna parte risparmiano della cattolica verità, niuna che non cerchino di contaminare. Inoltre, nell'adoperare le loro mille arti per nuocere, niuno li supera di accortezza e di astuzia: giacché la fanno promiscuamente da razionalisti e da cattolici, e ciò con sì fina simulazione da trarre agevolmente in inganno ogni incauto; e poiché sono temerari quanto altri mai, non vi è conseguenza da cui rifuggano e che non ispaccino con animo franco ed imperterrito.


Quella linea, la radice stessa, è tutto. Il nemico non ha più bisogno di bruciare la cattedrale; ha solo bisogno di far marcire le sue fondamenta. Non vieta la preghiera, semplicemente la ridefinisce. Non mette fuori legge i sacramenti: li trasforma in simboli, cambia le parole consacrate e secolari. Ruba – o cerca di estinguere – la “lingua morta” del latino, “morta” proprio perché non cambi mai e non possa essere manipolata con l’evoluzione del linguaggio moderno. Non distrugge la teologia: la affoga in sciocchezze autoterapeutiche. Unisce il cattolico e il protestante. Unisce cattolico e illuminista. Combina gli ideali cattolici e quelli falsi della Rivoluzione francese.

Sembra tutto vero. Ma è una triade di false sintesi. E la Chiesa, stanca e sentimentale, e i suoi laici, ottusi dalle comodità e dagli agi della vita moderna, lo permettono. Permettiamo tutto. Un secolo dopo il regno di Pio X, quelle che egli chiamava “arti nocive” vengono trasmesse alla velocità della luce. Scorriamo propaganda spirituale vestita di estetica pastello, preti diventati podcaster, influencer che battezzano l’eresia nell’auto-aiuto. L’eresia ora è estetica: elegante, commerciabile, condivisibile.

Il modernismo è malleabile; si muove. Si diffonde per infezione, non per discussione e certamente non per tradizione. Manipola le emozioni invece di coltivare una cauta obbedienza e l’intelletto. Trasforma la “fede” in un contenuto che fa sentire bene mentre dissolve la capacità della mente per la Verità stessa. Ecco perché è più difficile di quanto dovrebbe essere discutere da una prospettiva storicamente cattolica, perché non solo stai fornendo contenuti approvati dalla Chiesa come base per il tuo lavoro, in gran parte per il bene di insegnare ai cattolici del Novus Ordo, ma devi anche respingere le argomentazioni protestanti che usano il lavoro dei creatori di contenuti cattolici del Novus Ordo contro di te – e la maggior parte delle volte non hanno torto.

Ma questo è il punto della Pascendi: Pio X metteva in guardia contro il pensiero protestante e modernista che cambia la Chiesa dall’interno. È il segno distintivo di questo marciume pernicioso: distruzione attraverso la reinterpretazione, attraverso una pressione algoritmica sostenuta, attraverso un’energia memetica travolgente e inattaccabile. È così che il mondo digitale ricrea la realtà. La verità non viene cancellata: viene riformulata, ridefinita.

Secondo chi? Secondo l’esperienza e i sentimenti di ciascuno, ovviamente. Hai mai sentito l'espressione "Di' la tua verità"? Questa non è la via cristiana. Ci viene detto che il significato si evolve, che la dottrina si sviluppa come un software, che Dio stesso si aggiorna per rimanere “pertinente”. L’ironia è che questi aggiornamenti non rafforzano mai la fede; semplicemente rendono la fede più commerciabile per le persone che segretamente la disprezzano. È la stessa riduzione che definisce la società moderna: Cristo come influencer, non come Redentore; Chiesa come marca comunitaria, non storica, gerarchica e sacramentale; Vangelo come spina e piattaforma politica, non rivelazione divina.

Tutto ciò permette ai peccatori di nascondersi, di non cambiare mai, di avere una scusa per continuare ad aiutare a distruggere le anime. Perché secondo la religione modernista ognuno ha ragione, a modo suo. La verità non è più oggettiva, ma soggetta a un assalto di spazzatura infinita e autoreferenziale. Secondo Pio X non si salva il modernista. Perché, come i marrani che hanno dato la loro falsa fedeltà nel corso della storia solo per distruggere il cristianesimo dall'interno, i modernisti semplicemente annuiscono e dicono sì alla correzione, prima di tornare al vomito quando sono soli:

Sì, sperammo a dir vero di riuscire quando che fosse a richiamar costoro a più savi divisamenti; al qual fine li trattammo dapprima come figli con soavità, passammo poi ad un far severo, e finalmente, benché a malincuore, usammo pure i pubblici castighi. Ma voi sapete, o Venerabili Fratelli, come tutto riuscì indarno: sembrarono abbassai la fronte per un istante, ma la rialzarono subito con maggiore alterigia. E potremmo forse tuttora dissimulare se non si trattasse che sol di loro: ma trattasi invece della sicurezza del nome cattolico. Fa dunque mestieri di uscir da un silenzio, che ormai sarebbe colpa, per far conoscere alla Chiesa tutta chi sieno infatti costoro che così mal si camuffano.


Nome cattolico in gioco? In effetti, non credo di poter contare le persone, studenti e colleghi, che odiano la Chiesa infiltrata e non hanno idea di quale sia in realtà il nostro antico insegnamento. Sto lavorando con diverse persone mentre parliamo a livello molto personale per evangelizzarle e riportarle alla fede, e ciò che mi dicono in termini di bugie sulla Chiesa cattolica è così coerente che potrebbe esserci solo una fonte per tale diabolico inganno. E quella voce è uno dei due semi di Genesi 3:15.

Pio X ne vide l'avvento psicologico. Tutto. Nel Modernismo l'io diventa la misura di tutte le cose. La verità non discende più dal Cielo; gorgoglia dal mangime. È autoreferenziale, proprio come Lucifero. Una volta che la fede cessa di essere ancorata al Dio che è, diventa preda del Dio che inventiamo. Una volta sostituita la vita sacramentale con le esperienze emotive, si apre la strada verso il controllo totale: del pensiero, del sentimento, del consenso.

Il veleno è ovunque: nel ciclo di notizie curato, nei “movimenti” politici che trasformano l’indignazione in obbedienza, e sì, anche nel tentativo della Chiesa stessa di apparire “moderna”. Forse non soffriamo tanto di mancanza di fede quanto di una cattiva direzione della fede. Forse. Le persone credono ancora, credono semplicemente al [testo dell'intelligenza artificiale]. E credono ai sentimenti che sgorgano dentro di loro creati dalla manipolazione orchestrata di tutto ciò.

Ciò include tutto ciò che esce da Roma e dai pulpiti di tutto il mondo che è in diretta opposizione a tutto ciò che i Papi insegnavano prima. La cura per tutto questo rimane la stessa. L’antidoto al Modernismo, sia nel 1907 che nel 2025, è la tradizionale vita sacramentale: storica, gerarchica, incarnazionale, immune alle tendenze. È il legame con la Realtà con la R maiuscola, quello che Pio X si è battuto per preservare quando ha avvertito che il veleno stava già scorrendo nelle vene della Chiesa. Ha visto cosa stava succedendo. E le prove che vediamo con i nostri occhi dicono che lo stiamo vivendo.

La questione ora non è se saremo pastori vigili o pecore distratte, ma se sapremo ancora a quale gregge apparteniamo. Il mondo moderno è stato costruito sulla premessa che l’uomo potesse riscrivere Dio, e Pio X vide la fine di quel copione. Ciò che resta è se torneremo a ciò per cui ha combattuto – la Fede com’era, contro la quale le porte dell’inferno non prevarranno, non come l’abbiamo rifatta a nostro piacimento – prima che finalmente cali il sipario.

 

 

 


Fonte: Jeff Lejeune su The Hayride (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

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