Nei primi giorni di luglio, i quotidiani diramarono una notizia inaspettata e dolorosa: la «casetta» del Papa Sarto di Riese era stata profanata dai ladri.
S’approfittò della notte. Scavalcato il muro di cinta, i ladri attraversarono il piccolo giardino, penetrarono nella «casetta» e, saliti nella camera in cui nacque S. Pio X, asportarono tutti i preziosi ex-voto. Erano lavorati in oro. Erano collane e anelli (di cui due con brillanti), una medaglia, spille, orecchini, bracciali, …
Erano oggetti il cui valore, più che l’oro, è la fede con cui furono offerti dai fedeli di tutto il mondo a tangibile espressione di gratitudine al Papa Santo per grazie da lui ricevute. La privazione di quegli oggetti – che forse erano ricordo o dono di persone care – era costata del sacrificio. Esposti nella povera camera natale del Papa Sarto, allineati entro bacheche sulle pareti, esprimevano la potente intercessione di Pio X e l’affetto dei suoi devoti.
Tutto è scomparso, rubato da uomini avidi d’oro.
La profanazione della cara «casetta» toccò a fondo il cuore dei trevisani, delle popolazioni venete, soprattutto dei concittadini di Pio X. Il fatto addolorò immensamente.
Dio doni il suo perdono agli autori del grave gesto.
L’atto sacrilego impone riparazione. E riparazione – soprattutto i trevisani e la gente di Riese – vogliono sia fatta.
Per questo, la prima domenica di settembre – 5 settembre, la domenica che segue la festa liturgica annuale di S. Pio X – sarà domenica di doverosa riparazione.
Nella chiesa arcipretale di Riese, dinanzi alla pala di San Pio X, verrà collocato un vassoio. Questo vassoio accoglierà l’omaggio riparatore dei devoti di S. Pio X: la gente del luogo e dei dintorni offrirà suoi oggetti d’oro, che serviranno per dotare la chiesa di Riese di un OSTENSORIO EUCARISTICO, per onorare il Papa dell’Eucarestia.
L’invito è rivolto a tutte le anime che hanno sensibilità cristiana e amore al Santo Papa Veneto. Il nuovo ostensorio cancelli il furto sacrilego e riaccenda amore al Dio Eucaristico, che continua a restare sui nostri altari «propiziazione per i peccati nostri».
Nel pomeriggio della stessa domenica 5 settembre (1965), dopo le funzioni, si snoderà UNA PROCESSIONE dalla chiesa arcipretale alla casa di S. Pio X: l’oro raccolto verrà portato alla «casetta» profanata. Sarà una manifestazione dal profondo significato riparatore.
Fonte: Ignis Ardens luglio-agosto 1965