L’umile cappellano di Tombolo che capì l’animo del popolo cattolico e ne riassunse i bisogni e le aspirazioni, era convinto che il catechismo aveva una poderosa forza per formare i cristiani.
L’esperienza del suo sacerdozio glielo confermerà in pieno. Salito sulla cattedra più alta dell’umanità, ove un uomo può dirigersi a tutti gli uomini nel nome di Dio, mediterà il suo programma pontificale di “restaurare tutto in Cristo”, ponendo, come prima fase del grandioso e suggestivo programma, l’insegna luminosa del catechismo.
La gloria catechistica non è una delle gemme più piccole che risplendono attorno a quel capo pieno di tanta grandezza. […]
Ripugna sentire ancora, da voci autorevoli nella responsabilità delle cure d’anime, il termine “dottrinetta”, per indicare la scienza rivelata da Gesù Cristo e, ora, trasmessa in forma adeguata alla didattica moderna, nella scuola di catechismo: è un’irriverente espressione che rasenta il disprezzo e l’ironia.
Ma, quando leggiamo le nobili parole con cui San Pio X presenta il ministero catechistico e delinea la figura del parroco catechista, definendolo “pastore e dottore che Cristo assegnò, perché i fedeli non siano come pargoli fluttuanti” allora s’intende come è dato alla Rivelazione un ruolo di rispetto e d’amore.
Il catechismo è il compendio della Rivelazione, sminuzzato in forma didattica e piana, per l’intelligenza della gioventù e del popolo, che costituiscono la maggioranza della famiglia umana.
Quando, nel maggio 1954, sulla Piazza San Pietro in Vaticano, davanti a una moltitudine di fedeli provenienti da tutte le parti della terra, mentre le campane della basilica suonavano a stormo per annunciare la glorificazione ufficiale di Papa Pio X invocato come “santo”, ho pensato alle intere generazioni di fanciulli cibati col pane del suo catechismo; ho pensato all’interminabile folla di bambini da lui accostati a Gesù Eucaristia e mi sembrava che quella piazza si trasformasse in un’immensa scuola in cui Gesù, mediante il Catechismo e l’Eucaristia dispensati dalla carità soprannaturale di San Pio X, tenesse la cattedra e facesse lezione.
Piccole intelligenze e teneri cuori, ora certamente inoltrate sulle strade della vita e del mondo, avranno benedetto quest’uomo che li ha amati con il cuore stesso di Cristo e che, in terra, ne fu l’immagine vivente e fedele.
Fonte: Don Silvio Riva, Insegnamenti catechistici di San Pio X - testo a cura di Marco Massignan
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