Il progetto della Fondazione MAC punta a recuperare le fonti audiovisive su Giovanni Paolo I e Pio X per incrementare la conoscenza su queste due importanti figure del Novecento.
Ricerca, catalogazione, restauro. Queste le parole chiave dell’intesa fra Ministero della Cultura, Regione Veneto e Fondazione MAC che ruota attorno ai reperti audiovisivi sui papi veneti: Giovanni Paolo I e Pio X. La firma è avvenuta il 3 settembre 2024 presso palazzo Balbi, a Venezia, durante un evento in cui è stato ribadito l’obiettivo divulgativo del progetto che sfocerà nella Digital Library MAC.
Qui, infatti, verrà sistemato il patrimonio raccolto e opportunamente digitalizzato che in questo modo diventerà patrimonio a disposizione di chiunque abbia interesse: dai player specializzati fino al pubblico generalista. Prima, però, è previsto il lavoro di ricerca che si svolgerà presso archivi e cineteche in Italia e all’estero. Questo servirà alla mappatura delle fonti audiovisive sui due pontefici e alla ricognizione di scritti e discorsi sul rapporto tra queste due figure e l’universo dei media prima e dopo la loro elezione al soglio pontificio.
La ricerca si concentrerà anche nella dimensione locale, come ha spiegato presidente della Fondazione MAC, monsignor Dario Edoardo Viganò, a margine della cerimonia a palazzo Balbi. Si tratta di rintracciare tutte le fonti legate all’azione pastorale che Albino Luciani ha svolto sul territorio veneto in qualità di vescovo. Mentre per quanto riguarda Pio X, la speranza è di ritrovare ‘vedute’ che lo riguardano (che secondo le informazioni a disposizione vennero realizzate tra il 1914 e il 1915).
Il progetto prevede inoltre la realizzazione di materiale divulgativo ex novo, non solo di natura audiovisiva, e le attività di promozione dei materiali prodotti grazie al coinvolgimento di enti, istituzioni scolastiche, soggetti pubblici e privati. Il fine è di assicurare una adeguata diffusione, rendendo fruibili tali prodotti alla più vasta platea di interlocutori a partire dalle nuove generazioni.
“Una sinergia sinora inedita in Italia per attori coinvolti e modalità d’esecuzione”, afferma una nota diffusa dalla presidenza della Regione Veneto dopo la sigla dell’accordo. “La Regione – ha affermato il presidente Luca Zaia – non poteva sottrarsi dal prendere parte a questo progetto, un grande lavoro di conservazione e di restauro delle fonti affidate a filmati e incisioni riguardanti questi due Pontefici. Abbiamo aderito con grande orgoglio – ha aggiunto – sapendo che proteggere e rendere fruibile la memoria diretta è fondamentale per conoscere la nostra storia e il valore di due così importanti personaggi”. Personaggi legati fortemente al territorio. “Siamo consapevoli – ha dichiarato Zaia – che Papa Sarto e Papa Luciani sono tra le più alte espressioni della storia del Cristianesimo e dell’umanità, ma sono stati anche un simbolo dell’identità della nostra regione”.
“Se su Sarto e Luciani esistono relativamente poche fonti audiovisive sul periodo del loro pontificato – ha spiegato Viganò – è invece molto ricco il patrimonio di documentazione prodotto dopo la loro scomparsa: per motivi diversi il papa del modernismo e il papa del sorriso hanno acceso l’interesse di cinema e tv molto più che altri papi del Novecento. Non mancherà poi uno sguardo a Roncalli: la storia audiovisiva dei suoi anni da patriarca di Venezia sono importanti per comprendere il futuro Giovanni XXIII”.
Fonte: Fondazione MAC - Memorie Audiovisive del Cattolicesimo
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