Pio X fu sole, fu fiamma ardente di carità e fulgore abbagliante di santità.
Hanno detto di Lui
Pio X è "il Genio che ha fatto convergere tutti gli sforzi del suo amore e della sua intelligenza a restaurare con meravigliosa efficacia, quel capolavoro di architettura religiosa, morale e sociale che si chiama Chiesa Cattolica”.
Pio X non volle i piccoli accordi, le transazioni che assicurano il successo, salvano le forme, ma uccidono lo spirito.
Egli sapeva che non si tradisce impunemente la verità dell’idea, la santità e la nobiltà del carattere e che tutte le dedizioni, salutate dai plausi della folla, sono errori del pensiero, che si espiano immancabilmente.
A Pio X bastarono le sole parole del Vangelo per ridurre, in un attimo, alla verità o all’errore le costruzioni più superbe.
’’Colui che per ispregio fu proverbiato dai nemici della chiesa ... come «pretucolo di campagna» appare ormai uno de' più grandi e santi Papi che lo Spirito Santo ha posto sulla sedia di Pietro’’
“Resta incontroverso l’aver Egli superato il suo tempo, ed anticipato, come messo di Dio, il nostro presente e lo stesso avvenire”
"Conoscitore felice degli uomini, dello loro possibilità e delle loro debolezze; comprensivo e misericordioso con gli erranti, quanto intransigente e severissimo contro gli errori; nemico di ogni specie, anche larvata, di nepotismo; amante del genuino spirito di povertà; fedele costante nell'amicizia; cordiale e generoso verso i collaboratori; avverso alla cortigianeria; risoluto a proseguire unicamente l'ideale apostolico, suscitava nei vicini e nei lontani il fascino di una santità tanto più conquistatrice, quanto meno singolare e ricercata".
«Pio X fu il più soprannaturale degli uomini […].
Egli aveva la chiaroveggenza della rettitudine, quella chiaroveggenza che nessuna menzogna, nessun sofisma, nessuna ipocrisia riuscivano a ingannare […].
Giammai un pontefice fu più riformatore e più moderno di questo intrepido avversario degli errori del modernismo» (pp. 25-26).
Altro che papa arroccato al passato, chiuso o “conservatore”.
Perché il popolo invoca questo Santo? Perché lo cerca? Perché lo ama? La risposta è facile. Ci fu in lui congiunzione mirabile di quelle doti che sono proprie e caratteristiche delle singole classi sociali. Limpido come lo sono i figli della campagna. Franco e robusto come gli operai delle nostre officine. Paziente come gli uomini del mare. Misurato come il pastore del gregge. Nobile e austero come i discendenti di illustri famiglie. Affabile e giusto come un maestro, un magistrato. Buono e generoso come si immaginano e sono i santi.
«San Pio X è il più grande fra tutti quelli che si sono seduti sul Trono di Pietro»
