Il gruppo volontari della casa Natale S. Pio X è nato agli inizi del 2015 per aiutare sr. Gianna, la sorella delle Discepole del Vangelo assunta dalla Fondazione Giuseppe Sarto.
Per tener aperta la casa e il museo nei nuovi orari scelti dalla Fondazione e per organizzare le visite guidate dei grossi gruppi, per aiutare nella manutenzione del giardino e la pulizia della casa e del museo, il parroco don Giorgio ha lanciato questo invito a diverse persone della Collaborazione di Riese, molte delle quali hanno aderito con entusiasmo e generosità a questa proposta.
Per prepararsi sono stati organizzati degli incontri di conoscenza della figura del santo, sia con la fondazione che con sacerdoti del Centro Studi Pio X di TV. Ecco il racconto di qualche volontario:
"Dalle riunioni tra volontari che abbiamo fatto è emerso che i visitatori, venuti soprattutto la domenica, hanno apprezzato che ci sia una guida che spiega loro la vita, le stanze e gli oggetti appartenuti al Papa Sarto.
"Ci sono state persone che avevano già visitato la casetta ma la maggior parte di loro non era mai venuti. I più interessati hanno fatto vari tipi di domande… dalle più “sacre” alle più “profane”!
"Più di qualcuno, con nostra meraviglia, ha avvertito, visitando la casa che si respira “un’aria di santità” oltre all’autenticità delle cose presenti.
"Desideriamo far presente che noi “ci mettiamo la faccia” ma pari importanza hanno sicuramente i volontari che fanno le pulizie in casetta e tengono in ordine il giardino.
"Possiamo dire che si è formato un buon gruppo di volontari di tutta la collaborazione parrocchiale, ma sicuramente c’è posto anche per altri.
Questo servizio è aperto a chiunque desideri mettere a disposizione un po’ del suo tempo, contribuendo a far conoscere la figura del Santo Pio X.
Per informazioni: Casa accoglienza Margherita, tel. 0423/750373.
Il 9 Febbraio, raccogliendo il ”testimone” lasciato dai custodi della Casa Museo di San Pio X°, per me ed un gruppo di volontari coordinato dalle Discepole del Vangelo di Casa Margherita iniziava il nuovo corso di gestione ed organizzazione delle aperture con visite guidate della Casa Natale di San Pio X°.
Ho accolto l'opportunità con entusiasmo ed un grande senso d'inadeguatezza e rispetto per ciò che mi accingevo a compiere.
Nonostante le rassicurazioni e le prime importanti informazioni raccolte durante gli interventi della serata informativa del 29 Gennaio scorso, alla presenza dello storico R. Ambrosi, il segretario della Fondazione Sarto D. Nordio e Mons. Giorgio Piva; il timore verso questo incarico era condiviso dai presenti.
Personalmente mi sentivo già abbastanza sicura e grata per le mie conoscenze dovute alla mia Laurea in Architettura, e alle precedenti esperienze lavorative; ma quello che ho scoperto man mano che mi documentavo ha colto di sorpresa anche me, a tal punto che non riuscivo a colmare lacune biografiche e storiche se non continuando ad attingere in ogni momento disponibile a fonti bibliografiche che ho prontamente raccolto e delle quali mi sono circondata. Da esse si possono cogliere sempre nuovi aspetti legati alla vita, al periodo storico, al pontificato, dalle quali si evince sempre più la figura di una vita straordinaria, una personalità anticonformista, che rinnovò a fondo la Santa Sede e la Chiesa tutta, con una somiglianza marcata con l'attuale Pontefice.
Credo di aver “contagiato” con questo mio entusiasmo molti visitatori e devoti a tal punto che prima di lasciare la loro testimonianza nel libro delle presenze, ringraziandomi hanno espresso la volontà di ritornare a breve con altre persone, per apprendere ancora altre informazioni su questo Papa che non credevano potesse aver fatto così tante e importanti cose in vita; le stesse hanno inoltre sottolineato come una sola visita non sia abbastanza esaustiva.
C'è un altro aspetto che mi preme evidenziare: spesso la figura stessa della Guida della Casa Museo diventa fruitrice del bene storico documentale; questo a causa della presenza tra i visitatori di persone che hanno vissuto direttamente alcuni eventi legati alla figura di Giuseppe Sarto, come ad esempio il ritorno della salma in San Marco a Venezia nel 1959, evidenziando che scendendo per un attimo dalla “cattedra” vi possa essere arricchimento personale e scambio “alla pari” .
Ma è nell'umanità che prevale questa forma di scambio. La guida della Casa Museo deve saper cogliere anche altro nello sguardo di chi giunge in questo luogo: la necessità di un momento di raccoglimento in preghiera, il bisogno di conforto in un passaggio difficile della propria esistenza, la richiesta di una grazia. E' difficile rimanere impassibili e continuare a dare informazioni al resto del Gruppo quando s'incrociano certi sguardi, ci si sentirebbe a disagio se a una richiesta fatta con delicatezza la risposta fosse indifferenza. In questi momenti è importante tralasciare la documentazione e dare la più completa attenzione anche a chi ha bisogno di essere ascoltato .
Personalmente inizio la visita, esordendo con la definizione che la Casa Natale di San Pio X° è un Museo nel Museo, sia per quanto appena citato sia in quanto nel percorso museale emergono l'identità e l'entità di beni d'interesse religioso, il loro significato come patrimoni culturali universali (di comunità locali e di comunità di fedeli) e la loro realtà oggettiva di beni artistici. Questi meriterebbero infatti di essere immersi in un sistema interpretativo museale più attento alle complessità storiche, geografiche, politiche, religiose e di fede tramite delle scelte progettuali organiche e definitive, per giungere ad una completa ed esauriente valorizzazione di questo straordinario patrimonio culturale del nostro Comune.
Veronica Arch. Maggiulli