La proposta è nata proprio in questo tempo che stiamo vivendo, fatto di distanze e protezioni che volenti o nolenti ci allontanano gli uni dagli altri. Poteva sembrare niente di così strano o innovativo eppure è
piaciuta a tanti l’idea di realizzare, in parrocchia, un Albero di Natale della Comunità. Non un qualsiasi albero luccicante: un albero del dare e del ricevere, della condivisione fraterna! [...]
E’ stato proposto un gesto semplice, possibile, fattibile e rispettoso delle norme sanitarie in vigore: lasciare un messaggio e raccoglierne uno per sé. Tutto questo voleva aiutare il “sentirci comunità” anche se siamo a distanza e sembra pericoloso scambiarci anche un semplice augurio.
Quest’albero è stato così “tutto un dono”, grazie alla famiglia Castellan Dino che lo ha regalato a tutti, e a un gruppo di amici capitanati da Italo che lo hanno preparato e illuminato a dovere.
Il bello poi è arrivato grazie all’aiuto di tanti: i più piccoli della parrocchia, in primis la nostra scuola dell’infanzia con bambini e maestre; il bellissimo lavoro fatto dai ragazzi dell’ACR e dai loro educatori; il contributo dei capi scout e infine anche la mano preziosa di alcuni giovani e ragazzi che si sono resi disponibili per il lavoro pratico di allestimento.
Dal primo momento in poi non sono mancate le sorprese e gli aiuti da parte di tanti, forse anche da chi, passando per fare due passi davanti alla chiesa, è rimasto colpito e ha voluto esserci. Ora l’albero non c’è più ma lo scambio dei doni continua!
(da Ignis Ardens di novembre / dicembre 2020)