La Vergine Maria, fin dall’episodio evangelico delle nozze di Cana, quando mancò il vino della gioia, non ha mai smesso di farsi vicina ai discepoli del suo Figlio, riconoscendo per prima ciò che manca nella vita quotidiana e spingendoci a seguire il Signore ancora di più, facendo “qualsiasi cosa Lui vi dica”.
Potrebbe bastare questo per sintetizzare l’esperienza che come comunità parrocchiale e come Paese di Riese abbiamo vissuto lo scorso venerdì, all’inizio del mese di maggio: in un tempo così impegnativo e difficile, carico di preoccupazioni, Maria ha trovato il modo di farsi vicina a noi per incoraggiarci a vivere con fede e speranza sempre nuove.
Anche per noi sacerdoti è stata un’esperienza forte: siamo venuti con fede tra le vostre case assieme all’antica e cara immagine della Madonna di Cendrole, e fin da subito ci ha stupito l’accoglienza di tutti e soprattutto abbiamo visto il ricaricarsi della fede di tutti, grandi e piccoli, anziani e giovani, toccando il cuore specialmente dei più semplici e dei sofferenti.
Assieme alla Vergine Maria ci ha raggiunto la benedizione pasquale, la forza del Signore risorto che “dice bene” di noi, delle nostre famiglie, del nostro lavorare e costruire. Ciascuno è rimasto nel proprio giardino o dal proprio balcone ma con il cuore abbiamo superato le distanze, che tanto ci fanno patire in questo tempo, e con Maria ci siamo ritrovati più fratelli e più comunità di discepoli.
Ora che sembrano aprirsi delle possibilità per poter celebrare ancora insieme l’Eucaristia e ritrovarci, non dimentichiamoci del suggerimento che la Madre ha portato in mezzo a noi: “Qualsiasi cosa lui vi dica fatela”. Un sincero grazie a chi ha permesso che l’Immagine della Vergine, che per tanti secoli ha visto la preghiera dei nostri padri, e la benedizione del Signore, “facessero strada”.
Tutti, ciascuno nella nostra vocazione, e insieme come comunità siamo chiamati, oggi ancora di più, ad aprire strade al Signore, al suo amore che è luce di verità e consolazione. Possa Maria renderci come lei pronti a dire o rinnovare il nostro sì.
I vostri sacerdoti
don Giorgio, don Andrea e don Adolfo