Dalla prima domenica di Avvento, assieme a tutte le Chiese del Triveneto, iniziamo a utilizzare una nuova versione del Messale Romano.
Si tratta del grande libro rosso che sta all’altare e alla sede, e che contiene la struttura, i riti e i testi della Messa. La celebrazione della Messa non cambia, ma è stata preparata dalla Conferenza Episcopale Italiana una nuova traduzione dei testi che preghiamo insieme, perché siano contemporaneamente corretti rispetto all’originale latino e il più possibile adeguati al linguaggio di oggi.
Le varianti riguardano soprattutto i testi pronunciati dal sacerdote che presiede, ma ci sono anche delle novità che riguardano tutti:
- Nel testo del “Confesso” si dirà, non solo “fratelli”, ma “fratelli e sorelle”, per riferirsi in modo più corretto a tutta l’assemblea;
- Si utilizzerà maggiormente l’acclamazione Kyrie eleison, preferendo così i termini in lingua originale greca, come già utilizziamo abitualmente Amen, Alleluia, Osanna, che sono di origine Ebraica;
- Nel canto del Gloria gli “uomini di buona volontà”, diventano “uomini amati dal Signore”;
- Nel Padre nostro, si dirà “come anche noi li rimettiamo”, e “non abbandonarci alla tentazione”;
- Noteremo poi uno spostamento nelle frasi dopo l’Agnello di Dio: “Ecco l’agnello di Dio, ecco colui che toglie i peccati del mondo, Beati gli invitati alla cena dell’Agnello”.
La Messa, che viviamo insieme ogni Domenica, è il cuore della vita cristiana. La cura nello scegliere i testi ha lo scopo di aiutarci a celebrare nel modo più adeguato.
Le novità saranno l’occasione per prestare ancora maggiore attenzione a ciò diciamo e ascoltiamo, per crescere nella partecipazione attiva e consapevole alla Messa.
I cambiamenti si possono seguire nel foglietto domenicale e nel cartoncino che è stato messo a disposizione.
Fonte: Diocesi TV